Itinerari di Smeraldi. Esposizione cartografica

05/05/2022

Archivio di Stato di Parma - Strada Massimo D'azeglio 45

Smeraldi-Sfondo

Passo dopo passo, giorno dopo giorno, Smeraldo Smeraldi, ingegnere, architetto e cartografo dei Farnese,  ha lasciato una impronta profonda e significativa sul territorio dei Ducati di Parma e Piacenza.
Il suo incessante operare lungo i confini nordorientali (1588-1634) è testimoniato da carte, relazioni, disegni, progetti sui quali è ancora intento, ormai ottuagenario, a pochi giorni dalla morte. Su incarico del Duca, o della Congregazione dei Cavamenti, parte quasi ogni mattina per le sue visite, a volte coadiuvato dai figli Ettore e Giacinto. In carrozza, a cavallo, in barca o a piedi, si reca sulle mobili terre contese alle acque del Po, ai feudatari minori, ai domini confinanti.
La lettura di diari e cartografie rivela il farsi della trama di conoscenze e interventi che viene delineando l’assetto del territorio e, con il fluire del tempo, il paesaggio. Un palinsesto la cui importanza è riconosciuta in ambito tecnico ben oltre l’epoca farnesiana: ancora nel XIX secolo mappe e corografie di Smeraldo vengono riprodotte e studiate.
L’esposizione Itinerari di Smeraldi, accompagnata da un Seminario interdisciplinare, rappresenta l’atto di apertura del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale FONTES. Fonti geostoriche e sistemi informativi per la conoscenza e la gestione dei rischi ambientali e culturali, promosso da Dipartimento Culture e Civiltà dell’Università degli Studi di Verona, Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma e CNR-IRPI, sede di Torino.
Rinnovate prospettive metodologiche e nuovi interrogativi sono avanzati a sollecitare una ricerca sistematica sulle cartografie prodotte, nel tempo, per il governo delle regioni fluviali.
La poliedricità dell’operare e dei saperi di Smeraldi è assunta come mezzo irrinunciabile per seguire le sue orme sulle carte e, oltre l’immagine, percepire il gioco di riflessi del potere.

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